Dopo i risultati in Umbria ed Emilia Romagna, nell’agenda del dirigente nazionale Pd Danilo Grossi c’è Frosinone. Con il suo Congresso Provinciale.”Bene il dibattito interno ma se porta ad una sintesi”. Il no alle conte muscolari. E la volontà di innescare anche in Ciociaria un cambiamento.
Danilo Grossi è componente della Direzione Nazionale del Partito Democratico. Per settimane è stato indicato come possibile candidato di sintesi alla guida provinciale del Pd. Lui non ha mai confermato. Ma ha sondato, verificato e lasciato che le cose facessero il loro corso. Con una certezza: ai Congressi come nei Conclavi chi entra Papa ne esce ancora Cardinale. Ha continuato a lavorare, soprattutto in Umbria. E dopo il successo lì ed in Emilia Romagna, in cima all’agenda ha Frosinone.
Lunedì notte è stato a Perugia a festeggiare una vittoria non scontata. Nelle stesse ore c’è stata la ittoria in Emilia Romagna. Il Pd allora sa anche vincere?
Una grande vittoria. Netta, chiara del centrosinistra e del Pd in particolare. Una vittoria costruita dai territori e appoggiata fortemente dal nazionale ed in particolare dalla presenza assidua della segretaria Elly Schlein con entrambi i candidati che da sindaci hanno già dimostrato il loro grande valore. È stata una festa meravigliosa sia in Emilia Romagna che in Umbria.
Un risultato che conferma un’evidenza: il centrosinistra unito è competitivo, diviso dai veti del Movimento 5 Stelle è perdente. È quello che provava a spiegare il compianto senatore Bruno Astorre quando era Segretario Pd del Lazio. Ora termineranno le polemiche tra gli alleati?
Lo abbiamo ribadito piú volte. Noi siamo testardamente unitari e i fatti ci stanno dando ragione. La Segretaria in questi mesi non ha mai replicato agli attacchi e alle polemiche che arrivavano da più parti perché è da tempo che il nostro popolo ci chiede questo.
Quando poi ci si ritrova sui programmi come è stato per il salario minimo, la battaglia sulla sanità pubblica, ma anche la raccolta firme contro l’autonomia differenziata, le alleanze vengono da sé. Invece quando ci si infila su dinamiche autoreferenziali e perimetri politici che sono solo nella mente dei commentatori e nei palazzi della politica si perde il contatto con la vita reale delle persone.
Quando Elly Schlein è diventata Segretario del Partito Democratico molti commentatori ed esponenti politici prevedevano che avrebbe portato il Partito Democratico ad essere irrilevante, ad essere una forza sotto il 10%. Il dato politico di questo mese è che sui territori il Pd risulta nettamente primo Partito. Perché sbagliavano?
Tanti non ci credevano, sia internamente che esternamente, questo è vero. Ma sono gli stessi che ogni giorno consigliano in tv o sui giornali cosa fare e cosa non fare. Noi abbiamo scelto di non stare nei salotti ma tra la gente, nelle strade, nelle aree interne, nelle periferie, tra coloro che soffrono di piú e che spesso nessuno vede.
La Segretaria Elly Schlein ha ristabilito questa connessione con la vita vera delle persone ed i risultati sono sempre piú evidenti. Niente sassolini quindi ma solo tanto, tanto lavoro.
Riuscirete a fare questo anche in provincia di Frosinone? Le battaglie interne sono all’ordine del giorno in Ciociaria.
Identità, unità ed umiltà. Queste sono le parole chiave che ha usato la Segretaria Elly Schlein, commentando le ultime elezioni regionali di Umbria ed Emilia Romagna. Ecco, questi sono i sentimenti che devono accompagnarci nei prossimi mesi, anche in provincia di Frosinone.
Va rilanciata l’identità di un Partito di sinistra, un Partito che è orgoglioso di esserlo con alleanze chiare e temi concreti che toccano tutti, ogni santo giorno. E si dovranno affrontare le prossime sfide con l’unità, sia all’interno del Pd che con gli altri partiti di centrosinistra. Ma anche con l’umiltà, sentimento che da troppo tempo sembra essere dimenticato. Facendo questo sono sicuro che cambieranno le cose, come sta avvenendo a livello nazionale.
La cosiddetta area Schlein quindi cosa farà al prossimo Congresso provinciale di Frosinone?
Tutto il gruppo di amministratori, iscritti ed iscritte e attivisti Pd che si sono ritrovati nel collettivo ‘Parte da noi’ e che hanno creduto da subito in Elly, hanno costruito un documento questa estate e lo hanno messo a disposizione di tutto il Partito. In questi mesi sono successe molte cose ma la nostra posizione è sempre la stessa, quella rivendicata nel documento ed in linea con il nuovo percorso di rigenerazione del Pd interpretato da Elly Schlein e da tutto il gruppo dirigente.
Siamo sicuri che a partire da quel documento possa essere utile un confronto per tutte le anime del Pd della provincia di Frosinone che vogliano davvero rigenerare il Partito e le politiche territoriali. Chiarezza nelle alleanze, apertura alle forze politiche di centrosinistra e a quelle civiche ma soprattutto non avendo paura di affrontare le problematiche piú complesse e difficili che nella provincia di Frosinone si vivono da anni con coraggio e visione.
E le polemiche di questi giorni sulla composizione della Commissione Congresso: normale dialettica pre congressuale?
Il Partito Democratico è un grande Partito, un Partito plurale. Ben venga la discussione ed il confronto, soprattutto poi quando si riesce ad arrivare ad una sintesi. E devo dire che il lavoro di mediazione del segretario regionale Daniele Leodori è stato davvero importante in questo senso.
La cosa peggiore è invece quando non c’è discussione e confronto perchè significa che le decisioni sono già state prese altrove o che siamo in presenza di Partiti personali. Nel Pd è tutto da decidere insieme e questo è un bene.
Ora che succederà?
Finalmente si aprirà una discussione reale e concreta sui temi e sul percorso da compiere insieme, visto che le regole e le tempistiche sono state definite. Abbiamo necessità di lasciarci alle spalle le polemiche autoreferenziali e parlare invece della grave crisi che stiamo attraversando con la destra al governo nazionale e regionale.
La situazione della sanità pubblica con i nostri ospedali sempre piú in emergenza, la situazione drammatica di Stellantis e di altre industrie del nostro territorio con tanta preoccupazione da parte di tante famiglie, le tante questioni ambientali che sono emergenze sempre aperte. Ma abbiamo un desiderio.
Quale?
Cercare di affascinare anche in questa Provincia coloro che non ci credono piú, che non partecipano e che non vanno a votare. Accanto a coloro che in tanti anni hanno fatto sacrifici e contribuito a costruire un Partito radicato sul territorio, dobbiamo conquistare una nuova generazione di ragazzi e ragazze come sta facendo la Segretaria a livello nazionale.
Soprattutto in una provincia che vede una emigrazione troppo forte di giovani costretti ad uscire dal proprio territorio, andnado in Italia e all’estero; una provincia che vede purtroppo un tasso altissimo di suicidi, soprattutto tra i piú giovani. Ecco, mi piacerebbe che si aprisse un dibattito vero, serio, anche duro se serve, per costruire percorsi, idee e progetti per una vera e propria inversione di tendenza.
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