Fare del bene per l’inclusione non è mai stato così buono! Sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre, per il secondo evento nazionale di Natale, i volontari della Fondazione Santa Rita da Cascia ETS tornano a colorare le piazze di della Puglia e d’Italia con il Cioccolario, tavoletta di cioccolato di alta qualità che diventa calendario da scrivania. In un connubio di gusto e solidarietà che vuole donare speranza e cambiare, attraverso lo sport, lo sguardo sulla disabilità intellettiva, tra cui l’autismo.
I fondi raccolti sosterranno infatti le opere di solidarietà della Fondazione – ente del terzo settore creato nel 2012 dalle monache del Monastero Santa Rita da Cascia -per i più fragili , con particolare attenzione a due innovativi progetti di ippoterapia e canottaggio terapia, ai quali saranno devoluti in totale oltre 170mila euro. Saranno coinvolti 60 bambini, ragazzi e giovani adulti con disabilità intellettiva e autismo, puntando a garantire loro autonomia e benessere psico-fisico.
DOVE TROVARE IL CIOCCOLARIO – In Puglia saranno 12 i punti solidali, per un totale di 9 banchetti, dove i volontari distribuiranno il Cioccolario per una donazione minima di 9 euro.
In particolare, saranno 4 i banchetti solidali in provincia di Bari (Carbonara di Bari, Locorotondo, Rutigliano, Turi); 1 a Foggia e 1 nella sua provincia a Torremaggiore; 1 in provincia di Lecce a Melissano; 1 in provincia di Brindisi a Cellino San Marco; 1 in provincia di Barletta-Andria-Trani (BT) ad Andria. Sono invece 3 le località dove è possibile contattare i singoli volontari tramite il passaparola: Conversano (BA), Racale (LE) e Veglie (LE).
Per trovare il volontario più vicino oppure scoprire dove allestisce il banchetto, si può consultare la mappa a questo link cioccolario.org
Il cioccolato scelto è al latte o fondente, vegano e gluten free, con una filiera di lavorazione artigianale, etica e ecosostenibile.
“Un grazie enorme ai volontari pugliesi con cui per il secondo anno torniamo nelle piazze e nelle parrocchie a suon di dolcezza, trasformando i valori ritiani in aiuto concreto per i più fragili – commenta Suor Maria Rosa Bernardinis, Presidente della Fondazione e Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia – . Quest’anno abbiamo fortemente voluto supportare le persone con disabilità intellettiva, tra cui l’autismo, per promuovere un’inclusione non retorica attraverso lo sport, che deve essere per tutti. Il vero problema sono i pregiudizi e l’incapacità di guardare oltre le etichette che persistono nella nostra società. Spesso, vediamo solo i loro limiti, senza considerarli come esseri umani con la loro unicità e le loro potenzialità da rendere reali, offrendo loro le stesse opportunità dei loro coetanei, in modo che si sentano parte integrante e attiva della comunità”.
LO SPORT È DI TUTTI – I progetti testimoniano concretamente questo approccio, permettendo ai bambini e giovani adulti cui sono destinati di esprimersi, integrarsi e sviluppare nuove abilità, in contesti economici spesso difficili. A Ravenna, presso il Villaggio Lakota di Ammonite, l’ippoterapia ha aiutato Elena, 16 anni, a superare la paura degli animali, e Filippo, 14 anni, a sviluppare consapevolezza e autocontrollo. In realtà, il progetto si distingue dall’ippoterapia tradizionale, definendosi come equitazione integrata, in quanto non prevede la presenza di psicologi, fisioterapisti e medici, ma si basa unicamente sulla competenza dell’istruttrice, che unisce la conoscenza della disabilità alla profonda esperienza del cavallo.
A Napoli, nel quartiere di Soccavo, presso la realtà unica dell’Accademia del Remo, una pratica ludico-sportiva come il canottaggio diventa, con un approccio medico-scientifico, una vera terapia e uno sport praticato a livello agonistico. Tanto da permettere a qualcuno, come Lorenzo, 30 anni, un “salto quantico” nel suo sviluppo personale.
I fondi raccolti dalla Fondazione mirano a sostenere i costi delle lezioni e del tondino – la struttura coperta sotto cui svolgerle in caso di freddo e pioggia – per l’ippoterapia, per un contributo triennale di oltre 139mila euro; ai ragazzi del canottaggio si vuole invece destinare un van, per favorire i loro spostamenti in caso di allenamenti e trasferte per le gare, oltre a sostenere i costi dei collaboratori, per un totale di 31mila euro.
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