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polizze Rc auto ancora in aumento, ma si può risparmiare fino al 46% – Padovanews


I rialzi maggiori rispetto all’anno scorso sono nelle regioni del Nord, ma è al Sud che si pagano le cifre più elevate. Tra i sei capoluoghi dell’inchiesta, Milano è il più economico, Napoli il più caro.

Milano, 22 novembre 2024 – I costi delle polizze per assicurare l’auto anche quest’anno sono aumentati, del 6% in media. È quanto emerso dall’Indagine condotta da Altroconsumo e che ha analizzato decine di migliaia di preventivi delle principali compagnie italiane, confrontando i prezzi Rc auto del mese di settembre 2024 con quelli di settembre 2023.

Il dato è ben distante dal +27% rilevato lo scorso anno rispetto al 2022, ma sempre di aumenti consistenti si tratta; rialzi che si accumulano a quelli degli anni passati, e portano a una spesa media per il premio assicurativo a 656 euro all’anno.

Per capire quanto si può risparmiare con la tariffa più economica sul mercato, Altroconsumo ha effettuato alcune simulazioni in 6 delle città più popolose dello Stivale: Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli e Palermo. Per ognuna ha analizzato i preventivi di settembre 2024 per un determinato profilo, in sintesi quello di un automobilista con buona esperienza di guida, senza sinistri recenti, che percorre circa 15mila km l’anno con un’auto di piccola cilindrata.

Napoli è risultato essere il capoluogo in cui si spende di più: ben 1.120 euro all’anno in media, ma con la tariffa più economica individuata per il profilo analizzato (di Prima), è anche una delle città in cui si risparmierebbe di più, ben il 46%, cioè 516 euro. Il capoluogo più economico della selezione, invece, è Milano: 285 euro all’anno in media per assicurare l’auto, praticamente un quarto di quello che si spende a Napoli; ma anche nel capoluogo lombardo, scegliendo la tariffa più conveniente (sempre con Prima), sarebbe stato possibile risparmiare molto: il 38%, quasi 108 euro.

Tra gli estremi di Napoli e Milano ci sono Torino e Palermo, dove si spendono circa 600 euro, e Bologna e Roma, dove il costo medio della polizza è di circa 400 euro. In tutte le città, comunque, il risparmio possibile con l’offerta più economica individuata sarebbe stato abbastanza alto, almeno del 24%. L’indagine condotta dall’Organizzazione conferma quindi che vale la pena cercare altre tariffe, prima del rinnovo con la propria compagnia, per capire se ci sono alternative sul mercato che consentono di risparmiare.

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In termini monetari, infatti, l’aumento del 6% registrato, corrisponde a 37 euro in più rispetto allo scorso anno, quando il premio medio era di 619 euro, ed è andata peggio agli assicurati del Nord-Ovest, con un rincaro medio di ben il 9%.

L’Italia, per quanto riguarda l’andamento delle tariffe RC auto, risulta praticamente spaccata in due: al Nord-Ovest il rincaro medio è di ben il 9% mentre al Sud e nelle Isole le tariffe sono cresciute in modo più contenuto, rispettivamente del 4% e del 2%. Anche se gli aumenti sono stati inferiori in queste zone, non significa che si spende meno che al Nord, anzi; si sborsa, rispettivamente, il 52% e il 24% in più dell’area in cui la spesa media è più bassa, cioè il Nord-Est.

Se si punta la lente sulle singole regioni, quelle in cui le tariffe sono cresciute di più sono comunque tutte del Nord. È il Trentino-Alto Adige la regione in cui i costi delle polizze rc auto sono cresciuti di più, del +9,8%. A seguire Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, con rialzi sempre intorno al 9%. In tutte le regioni del Centro gli aumenti sono nella media e abbastanza simili: si va dal +6% delle Marche al +7% del Lazio. Gli aumenti di prezzo più contenuti sono stati rilevati, invece, in regioni del Sud o Isole: Basilicata (+1,7%), Sardegna (+1,3%), Calabria (+0,3%). Infine, in Molise, i costi assicurativi sono addirittura scesi rispetto all’anno scorso (-2,6%).

La regione più cara è la Campania, con 1.102 euro di spesa media nell’ultimo anno: si sborsa il 70% in più del premio medio nazionale (che è stato di 643 euro tra ottobre 2023 e settembre 2024) e il 156% in più del Friuli Venezia Giulia, la regione più economica (dove si spendono 431 euro, molto meno della metà). Le tre più care, subito dopo la Campania (1.102 euro), ci sono la Puglia (715 euro, +11% della spesa media) e la Calabria (696 euro, +8%). Le tre meno care, oltre al Friuli Venezia-Giulia (431 euro come anticipato), Trentino-Alto Adige (484 euro) e Valle d’Aosta (497 euro).

Il dato generale è consolidato e si ripete ormai da più anni, in quanto Napoli è la più cara non solo come città (nelle comparazioni descritte tra i sei capoluoghi), ma anche come provincia. Il premio medio è di 1.188 euro, il 189% in più di quanto si spende nella provincia meno cara, cioè Pordenone (411 euro la tariffa media).

Per circa dieci anni, comunque, dal 2012 al 2022, i costi assicurativi erano in costante diminuzione, con un crollo tra il 2020 e il 2021 quando, a causa del Covid, si era ridotta di molto la circolazione (a fine 2021 il premio medio era di 451 euro, contro i 656 euro di settembre 2024). Finita l’emergenza sanitaria, nella seconda parte del 2022, i costi delle polizze hanno poi ricominciato a crescere e, da quel momento, non hanno più smesso, con l’eccezionale picco dell’anno scorso del +27%.

Per il futuro – con l’inflazione sotto controllo e scongiurando condizioni particolari – è possibile aspettarsi un primo periodo di nuovi aumenti (anche se più blandi) seguito da una sostanziale stabilizzazione dei prezzi (o addirittura una discesa, nella migliore delle ipotesi).

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L’indagine è stata condotta analizzando 838.832 preventivi ottenuti tra settembre 2023 e settembre 2024 da Altroconsumo Connect, tramite software che interrogano i siti delle seguenti compagnie: Allianz, Allianz Direct, Allianz Viva, Arca Assicurazioni, AXA Assicurazioni, Cattolica, Conte.it, Generali Italia, Genertel, Genialpiù, Great Lakes Insurance SE (tramite intermediario Prima.it), Groupama, Intesa San Paolo Assicura, Italiana Assicurazioni, Linear, Quixa, Reale Mutua, UnipolSai. Altroconsumo ha coperto il 75% del mercato Rc auto e il 36% delle compagnie attive nel settore.

La comparazione dei preventivi si basa su un profilo tipo: 55 anni, impiegato/a, assicurato da più di 5 anni, classe di merito CU 01, nessun sinistro sull’attestato di rischio, auto con polizza in scadenza, segmento citycar, cilindrata 1.2, con alimentazione a benzina. La percorrenza annua è pari o inferiore a 15mila chilometri annui.

La polizza è con formula “guida esperta”. Il massimale, cioè l’importo massimo che la compagnia deve eventualmente rimborsare, è pari al minimo di legge (6.450.000 euro per danni a persone, 1.300.000 euro per danni a cose e animali). Copre solo la responsabilità civile verso terzi in caso di incidente e non altri rischi (come furto e incendio, danni a cristalli o dovuti a eventi naturali ecc.).





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