Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito
#finsubito video
Agevolazioni
Asta
Bandi
Costi
Eventi
Informazione
manifestazione
Sport
Vendita immobile

Prestito personale

Delibera veloce

ora è più attrattiva per le multinazionali. Record italiano di nuove imprese


A nord di Roma è scoppiata la corsa al litio. L’oro del nuovo millennio, che ha spinto alcuni grandi gruppi – l’Enel, per esempio, ha già stretto accordi per partire con le esplorazioni – a guardare con interesse ai vecchi pozzi geotermici oltre la Cassia.

La speranza per il futuro è ritrovarsi in casa importanti giacimenti per favorire l’evoluzione della filiera dell’automotive laziale, verso la produzione di batterie per i mezzi elettrici. Ma, tenendo lo sguardo fermo al presente, questa vicenda dimostra quanto l’economia della Capitale sia già riuscita a uscire dai confini dei suoi business tradizionali. Lo certifica anche la società di consulenza Kearney. Secondo le prime evidenze del nuovo Global Cities Index, che verrà pubblicato a breve, Roma risale la classifica internazionale sul dinamismo economico delle grandi città del mondo. La Capitale è tra i pochi centri europei che riesce a scalare fino a sei posizioni in graduatoria. Spicca il balzo del 35% nell’attrazione di business (che comprende flusso di capitali, dinamiche di mercato e presenza di grandi imprese) e del 53% nella presenza di lavoratori e professionisti, mentre il salto nell’ambito delle esperienze culturali è del 17%. Certo, crescono e traggono nuova linfa turismo – con il record di 50 milioni di presenze quest’anno -, audiovisivo, immobiliare e l’attività dei servizi legati al mondo direzionale (ministeri, sedi diplomatiche, Vaticano).

Ma accanto a questi mondi si sta sviluppando un’agguerrita industria digitale. E gli indicatori danno già i primi segnali del trend. A fine del 2023 l’Istat ha comunicato che il Pil pro capite del Lazio – Roma vale l’85% – supera i 37 mila euro. Quasi 6 mila euro in più rispetto agli anni pre-pandemia. Sempre nel 2023 la Capitale ha registrato a livello nazionale il miglior saldo tra nuove e vecchie imprese: 8.629 aziende, con un tasso di crescita quasi triplo rispetto alla media italiana.

I SETTORI

A breve apriranno nel centro di Roma i ristoranti iperstellati di Carlo Cracco e Alain Ducasse. Secondo il centro studi Scenari Immobiliari, poi, la Città eterna è al secondo posto dietro Parigi nella classifica delle capitali più attrattive per gli investimenti. Che non a caso a Roma sono schizzati del 140%, sulla spinta delle opere per il Giubileo e quelle finanziate dal Pnrr. Soltanto i pagamenti per gli investimenti fissi lordi del Campidoglio sono più che raddoppiati, superando il mezzo miliardo. Negli ultimi anni hanno deciso di scommettere su Roma Netflix, il broker assicurativo Aon, la farmaceutica Takeda, la factory dell’asset management Amco o la tech company Mexedia. E i colossi della consulenza e dei servizi professionali – Accenture, Deloitte, Ey e Mazars – hanno trasformato le loro sedi in centrali di migliaia di metri quadri e con migliaia di dipendenti. A gennaio Deloitte ha aperto a Roma il suo quartier generale nel palazzo che ospitava l’Iri. «È una città – spiega Fabio Pompei, ad Deloitte Italia, Grecia e Malta – che può vantare uno straordinario capitale umano, formato da eccellenti università. C’è un potenziale straordinario per il valore dei suoi asset culturali: basti pensare che abbiamo calcolato in oltre 1,4 miliardi di euro all’anno il valore del solo Colosseo».

Prestito personale

Delibera veloce

Anche per questo Deloitte, che è anche advisor sul Giubileo della Santa Sede, «per i prossimi tre anni è pronta ad assumere oltre mille persone nella Capitale». Proprio nella Capitale Engineering – digital company che offre soluzioni alla Pa, le utility, le telco e l’industria – ha il suo headquarter e impiega circa 3000 persone. Secondo il ceo, Maximo Ibarra, «negli ultimi anni a Roma stanno emergendo aree che possono diventare poli importanti dal punto di vista tecnologico, anche con un riflesso prospettico nazionale: Ostiense e la zona del gazometro; la stazione Termini con la scuola di coding 42 Roma Luiss con cui collaboriamo; l’area del Tecnopolo. Tutti segnali di una città che ha in progetto di investire anche nel digitale».

Altro colosso ad aver puntato su Roma, con una nuova sede nell’area di Via Veneto, è Aon, società leader a livello globale nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza per la gestione dei rischi, con circa 4 miliardi di euro di premi gestiti in Italia. Nel mondo dell’Ict Roma ha poi registrato performance positive. Ey ha calcolato che le imprese hi-tech sono quasi 1.500. Altrettante le start up. Tra servizi innovativi per le amministrazioni pubbliche e il privato, intelligenza artificiale, IoT, cybersicurezza, blockchain e cloud computing – stando alle stime di Unindustria e Anitec-Assiform – c’è una filiera che vale oltre 13 miliardi e che investe in ricerca il 12% in più rispetto alla media nazionale.

LA RISALITA

C’è anche l’aerospazio (300 aziende, con un fatturato da 5 miliardi e oltre 23 mila addetti) e ha ripreso a correre la farmaceutica. Sull’onda del restyling dei vecchi studios e la creazione dei nuovi entro il 2026, poi, Cinecittà si appresta a ritornare la Hollywood sul Tevere dei tempi dei Peplum e degli Spaghetti western. Anche perché lì sono tornate a girare le major americane. Ma per capire gli sforzi che si stanno facendo bisogna guardare al recente passato. La Banca d’Italia – nel rapporto “L’economia di Roma negli anni duemila” – ha evidenziato che tra gli anni 2008 e 2018 si sono persi un decennio di crescita e un punto di Pil pro capite. Per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per riequilibrare il monte investimenti servono 100 miliardi in più all’anno. Ma la crescita attuale dell’attrattività dimostra che città ha saputo ripartire dalle sue migliori prerogative: il turismo, che ha massimizzato un patrimonio culturale unico, i bassi costi di accesso e un aeroporto, quello di Fiumicino, che ha saputo richiamare sempre più compagnie aeree. Allo stesso modo una forte spinta l’ha registrata l’industria digitale grazie alla collaborazione con la Pa, ai contenuti costi di avviamento e al «peso rilevante – sottolinea Bankitalia – dei lavoratori ad alta qualifica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta