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Sicurezza stradale, con la riforma scatta la tolleranza zero


Stop alla patente a chi guida usando il cellulare. Stretta contro chi si mette al volante sotto l’effetto di alcol e droga. Sale la cilindrata delle auto che potranno guidare i neopatentati, ma il limite durerà tre anni. Casco, targa e assicurazione per i monopattini. Giro di vite contro l’abbandono degli animali in strada. Più tutela per ciclisti e centauri. Meno limiti da parte dei Comuni alla circolazione nei centri abitati. È legge la riforma del codice della strada: “L’obiettivo è scendere prima possibile sotto i 3 mila morti l’anno, che è la strage che paghiamo sulle strade italiane con gli incidenti”, spiega il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Giro di vite contro i conducenti in stato d’ebbrezza

Chi è sorpreso al volante col telefonino in mano rischia una multa fra 250 e mille euro e la sospensione automatica della patente: per una settimana, se si hanno almeno 10 punti; per 15 giorni sotto quella soglia. Per i recidivi multa fino a 1.400 euro con sospensione della patente fino a tre mesi e taglio da 8 a 10 punti. Le sanzioni crescono con il tasso alcolemico nell’organismo del conducente: tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, multa tra 573 e 2.170 euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi; tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, l’arresto fino a 6 mesi, ammenda da 800 a 3.200 euro e la sospensione della patente da 6 mesi a un anno; sopra 1,5 grammi per litro, arresto con pena da 6 mesi e un anno e ammenda da 1.500 a 6 mila euro, oltre alla sospensione della patente da uno a due anni. Novità assoluta è l’alcolock, il dispositivo associato all’avviamento dell’auto in grado di stabilire se il conducente ha bevuto, che deve essere installato a bordo del veicolo di chi è beccato alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro: in tal caso sulla patente è segnalato il limite all’uso e il titolare può guidare soltanto se non ha alzato il gomito, soffiando dentro l’apparecchio che è in grado di “testare” il conducente, altrimenti il motore non si accende.

Più facile il ritiro della licenza di guida

Stretta anche sugli stupefacenti. Ogni positività alle sostanze è reato: non va più provato il nesso causale fra l’assunzione e la guida in stato di alterazione. Per chi risulta positivo al test antidroga scatta la sospensione immediata della patente e la revoca di tre anni in caso di conferma dei primi accertamenti. Per la conferma del risultato il conducente può essere accompagnato in una struttura sanitaria ad hoc per il prelievo di liquidi biologici. Fra i nuovi controlli è introdotto il prelievo salivare. Finora è capitato che il giudice abbia restituito la patente al conducente dopo il sinistro nonostante le tracce di cannabinoidi nelle urine: le analisi possono rivelare la presenza di sostanze assunte anche giorni prima e finora l’articolo 187 Cds si è applicato solo a chi si è messo al volante sotto l’effetto della droga. Ora dalla norma scompare il riferimento “allo stato di alterazione psicofisica” e resta solo “un nesso cronologico”: è reato, dunque, essersi messi alla guida “dopo” aver consumato stupefacenti. Insomma: una volta fermati dalla polizia, basterà risultare positivi al test rapido per far scattare lo stop alla licenza di guida: la saliva, come microfiltrato del sangue, consente infatti di verificare l’assunzione della sostanza; il controllo avverrà presso laboratori certificati secondo linee guida dei ministeri dell’Interno e della Salute. Di conseguenza la Stradale può vietare al conducente di proseguire alla guida del mezzo in base all’esito dei controlli preliminari se non è ancora disponibile il risultato di quelli successivi: deve essere un’altra persona a mettersi al volante portando il mezzo nel luogo indicato dall’interessato o all’autorimessa più vicina (altrettanto vale quando non è possibile eseguire gli accertamenti analitici). Il prefetto dispone che il conducente si sottoponga entro sessanta giorni alla visita medica per accertare i requisiti fisici e psichici per la guida. Il minorenne che guida senza patente e ubriaco o drogato, invece, non potrà ottenere la licenza di guida fino ai ventiquattro anni. Pene inasprite per chi alla guida in stato di ebbrezza o dopo sotto l’effetto di droga provoca un incidente mortale o con lesioni gravissime: per l’omicidio stradale si rischiano da 2 a 7 anni di reclusione. Scompare tuttavia il riferimento all’articolo 187 Cds nelle norme che perseguono l’omicidio stradale e le lesioni personali stradali gravi o gravissime, che hanno natura di «reato causalmente orientato»: affinché sussista la fattispecie aggravata, si dovrà comunque dimostrare l’effettivo stato di alterazione psico-fisica del conducente che ha cagionato la morte o le ferite. Scatta sempre la confisca del veicolo se l’incidente con morti o feriti gravi deriva dalla guida contromano in corrispondenza di curve, raccordi convessi e in ogni altro caso di limitata visibilità. Patente sospesa per chi abbandona gli animali in strada: fino a 7 anni di reclusione se l’azione provoca un incidente stradale mortale.

Il controllo elettronico della velocità e le sanzioni

Nuove modalità di posizionamento degli autovelox, che possono essere utilizzati soltanto se il limite massimo su quel tratto è inferiore di non oltre 20 chilometri orari rispetto a quanto previsto dal Cds per quel tipo di strada. Il dispositivo deve essere preceduto da un segnale a hoc a non meno di un chilometro prima della postazione di rilevamento. Tra due postazioni si deve mantenere una distanza di almeno 3 chilometri sulle strade extraurbane principali e di uno su quelle secondarie. Se si prendono più multe nello stesso tratto stradale, nell’arco di un’ora e in un’area di competenza dello stesso ente, le sanzioni non si cumulano ma se ne paga una sola, quella più grave, aumentata di un terzo. I neopatentati non possono guidare autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e autovetture con potenza massima di 105 kW: hanno quindi facoltà di condurre l’unica auto familiare di media cilindrata. Foglio rosa solo dopo guide con l’autoscuola in autostrada, fuori città e di sera. Corsi nelle scuole con punteggi aggiuntivi sulla patente per sensibilizzare gli studenti ai rischi legati alle infrazioni. In autostrada sì a motorini di cilindrata almeno 120, ma solo se alla guida c’è un maggiorenne. Anche quando il veicolo è, a qualsiasi titolo, nella legittima disponibilità di un’altra persona fisica o giuridica, il proprietario ha l’onere di verificare che il mezzo non sia posto in circolazione senza la copertura assicurativa. Multe più salate per la sosta nei parcheggi per i disabili (da 330 a 990 euro) e nelle corsie o fermate degli autobus (da 165 a 660 euro).

Sanzione da 173 a 694 euro a supera di oltre 10 chilometri orari e di non oltre 40 i limiti di velocità: se la violazione è compiuta in un centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, la multa è compresa fra 220 e 880 euro con sospensione della patente da quindici a trenta giorni. Tetto agli interessi: maggiorazione fino al 60 per cento della sanzione.

Disciplina e garanzie per i mezzi con due ruote

I monopattini devono essere dotati di contrassegno tipo targa e assicurazione e i conducenti indossare il casco: senza documenti sanzioni da 100 a 400 euro, ma bisognerà aspettare i provvedimenti attuativi. Arriva l’obbligo di indicatori luminosi per la svolta e per la frenata, con multe tra 200 e 800 euro: i mezzi non possono uscire dai centri urbani mentre i modelli in sharing dovranno avere un dispositivo che ne preclude l’uso fuori dalle aree consentite; il limite di velocità è di 50 chilometri orari. Sanzioni per chi circola su mezzi di micromobilità diversi dai monopattini che non risultano conformi alle caratteristiche tecniche e costruttive che saranno definite con decreto ministeriale ad hoc. Più tutele per i ciclisti e centauri: i conducenti di scooter e moto entrano tra gli utenti vulnerabili della strada e scatta l’obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta. Aumentano le ciclabili. Obbligatorio sui velocipedi l’obbligo di utilizzo del giubbotto riflettente salvavita. Guard-rail salva motociclisti con incentivi a Comuni e Province. Limiti dai sindaci alla circolazione urbana solo se sussistono due esigenze congiunte: ridurre l’inquinamento e tutelare il patrimonio culturale, artistico, ambientale e naturale. Limiti ai controlli sulle Ztl: niente sanzioni multiple per chi, entrato correttamente, si trova bloccato nella zona a traffico limitato quando il divieto entra in vigore; in sessanta giorni le regole per le auto storiche. Spazi di sosta riservati alla ricarica dei veicoli elettrici e gratuita per i disabili: è il 20 per cento il minimo di aree di sosta gratis.

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