Si è svolta il 21 novembre a Palazzo Lombardia la prima edizione degli Stati generali del turismo dei territori, evento organizzato da Feries in collaborazione con Regione Lombardia. L’incontro ha riunito istituzioni, esperti e operatori del settore per affrontare le sfide e le opportunità di un comparto in continua evoluzione e ha rappresentato un’occasione per fare il punto sullo sviluppo del turismo rurale ed extraurbano. Al convegno, moderato dal direttore di Qualitytravel Domenico Palladino, hanno partecipato Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, Fabrizio Begossi, Managing Director di Feries, Michele Camisasca Direttore Generale ISTAT, Judith Monmany, PR & Communications Manager di Escapada Rural, Federica Burini Geografa dell’Università degli Studi di Bergamo, Paola Sterni e Paola Arrighetti, dell’associazione Bossico Borgo turistico diffuso Terre Alte dell’Alto Sebino.
Il ruolo centrale dei territori in Lombardia
A aprire i lavori è stata Barbara Mazzali, assessore al turismo, marketing territoriale e moda di Regione Lombardia. il suo intervento ha evidenziato come il turismo nei territori lombardi sia in continua crescita. “nei primi otto mesi del 2024, il 63,2% dei pernottamenti si è registrato nelle aree extraurbane, contro il 36,8% nei capoluoghi, con una permanenza media di 3,3 notti rispetto ai 2,4 delle città. Ciò dimostra una tendenza consolidata verso un turismo più lento e autentico,” ha spiegato l’assessore.
Mazzali ha sottolineato come le province lombarde, dai laghi alle montagne, offrano un’ampia varietà di paesaggi, perfetti per il turismo outdoor. l’impegno della regione, ha aggiunto, è rivolto alla valorizzazione dei borghi storici e dei percorsi culturali e naturalistici, con un occhio di riguardo per le attività ricettive di qualità, anche nel settore extra-alberghiero, che sono diventate una quota sempre più importante del turismo dei territori anche se la maggior parte dei visitatori ancora soggiorna in albergo.
Secondo le analisi di Regione Lombardia il turismo dei territori è superiore a quello dei capoluoghi per tutti i mesi considerati e raggiunge il picco nella stagione estiva, a differenza di quello dei capoluoghi, che rimane sostanzialmente costante lungo tutto il periodo. Infine, in tutte le Province si registra una prevalenza del turismo dei territori, ad eccezione di Milano in cui è il capoluogo che attrae la maggioranza di turisti
Il turismo dei territori nei trend di settore
Fabrizio Begossi, amministratore delegato di Feries, ha proseguito approfondendo il concetto di turismo dei territori e illustrando i trend del mercato. “Il turismo rurale e diffuso continua a crescere perché risponde alle esigenze di viaggiatori sempre più attenti alla sostenibilità e alla qualità delle esperienze,” ha dichiarato. Begossi ha evidenziato come il turismo extraurbano stia contribuendo a contrastare il fenomeno dell’overtourism, favorendo destinazioni alternative e destagionalizzando le presenze. “Si confermano anche i benefici di questo tipo di turismo per quanto riguarda un prolungamento della stagione utile e la valorizzazione di destinazioni alternative, in opposizione all’overtourism che affligge alcuni delle principali mete urbane. In questo contesto l’ospitalità extraurbana guadagna sempre più preferenze grazie alla sua giusta combinazione tra esperienze uniche in contesti naturalistici e servizi sempre più evoluti”
Una recente indagine condotta da Feries su oltre 1.400 turisti italiani e stranieri sui trend del settore per l’autunno/inverno con un’anteprima delle tendenze per il 2025 rivela che il soggiorno in agriturismo è tra le preferenze del 61% degli intervistati, mentre il 40% si orienta per la casa vacanze. In entrambi i casi a convincere è l’offerta dell’ospitalità extraurbana, in grado di coniugare un ambiente familiare e accogliente con esperienze uniche, a contatto con la natura e servizi sempre più evoluti. Sul fronte delle intenzioni di viaggio, l’81% degli italiani pensa di fare un viaggio nei prossimi mesi contro il 74% degli stranieri ma, se tra i connazionali solo il 15% ha già prenotato, la percentuale sale al 27% tra gli ospiti internazionali, evidenziando la tendenza all’estero per l’early booking.
Guardando al prossimo anno, i dati previsionali evidenziano una tendenza alla destagionalizzazione con viaggi distribuiti durante l’anno anche tra i connazionali. Se il periodo estivo continua a essere il prescelto dal 54% degli italiani, la primavera registra un interesse crescente con il 45% delle intenzioni di viaggio. Nessuna novità sul fronte delle mete di viaggio, tra cui l’Italia continua a essere la regina indiscussa. Sebbene il desiderio di viaggiare in Europa sia forte (42%), lo Stivale resta al primo posto delle scelte di italiani e stranieri (57%).
L’importanza dei dati per guidare le politiche turistiche
L’intervento di Michele Camisasca, direttore generale di Istat, ha portato l’attenzione sull’importanza di una solida base statistica per comprendere e valorizzare il turismo nei territori. Camisasca ha spiegato come il turismo è sempre turismo dei territori e rappresenti una leva fondamentale per lo sviluppo delle aree rurali e interne, grazie alle risorse culturali e ambientali e allo sviluppo di brand di destinazione che l’Istat sta mappando e individuando. Tra gli esempi citati il Lago Maggiore e il Lago di Garda, territori che vanno oltre il confine della Lombardia.
Secondo i dati Istat, nel 2023 il 28,1% delle presenze turistiche in Italia si è concentrato nelle aree rurali, con un aumento significativo della domanda nel settore extra-alberghiero. “la capacità di attrazione dei brand territoriali è cruciale per migliorare la competitività delle destinazioni,” ha concluso Camisasca, sottolineando la necessità di una collaborazione tra istituzioni e operatori locali.
Successivamente Judith Monmany, PR & Communications Manager di Escapada Rural, ha raccontato l’esempio spagnolo del Congresso Europeo di Turismo Rurale (COETUR), un workshop itinerante che in 10 anni è diventato l’evento di riferimento del settore.
L’Alto Sebino: un esempio di co-progettazione in Lombardia
L’ultima parte dell’evento ha visto protagonista Federica Burini, professore associato di Geografia dell’Università di Bergamo e i rappresentanti dell’associazione Bossico borgo turistico diffuso. Burini ha presentato il progetto di co-progettazione nelle terre alte dell’Alto Sebino, un’iniziativa che punta a trasformare il paesaggio in un laboratorio per lo sviluppo turistico sostenibile.
“Le terre alte tra Bergamo e Brescia rappresentano un esempio di turismo responsabile che valorizza le comunità locali e le risorse ambientali,” ha spiegato Burini. I rappresentanti dell’associazione hanno poi illustrato come progetti concreti, realizzati in collaborazione con associazioni e comuni, abbiano portato alla creazione di un’offerta turistica diffusa e rispettosa del territorio, portando alla luce le storie delle persone e delle tradizioni locali.
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