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Invalidità e legge 104, per i pensionati il nuovo assegno di assistenza 2025


Qualcuno lo considera un luogo comune perché è la classica lamentela di chi non vuole pagare in maniera regolare un lavoratore. Per altri è un dato di fatto visto che il sistema pensioni italiano tutto è fuorché di manica larga quando si tratta di pagare le pensioni ai cittadini. Fatto sta che per invalidità e legge 104, per anziani disabili e badanti, quelle cose prima esposte sono oggetto spesso di contrapposizione.
Ci sono anziani, invalidi e con legge 104 che devono per forza di cose avere una badante per vivere dignitosamente. Non essendo in grado di compiere gli atti della vita quotidiana. La badante, giustamente, è una lavoratrice come tutti gli altri. Con doveri da espletare obbligatoriamente ma anche con diritti che devono essere rispettati dal datore di lavoro. A partire dalla giusta assunzione e dalla giusta retribuzione. Cose che non sempre succedono. Ed il motivo è da riportare al luogo comune o al dato di fatto che citavamo all’inizio. Gli anziani lamentano di non poter pagare la badante. Di non poterla assumere come dovrebbero. Adesso però lo Stato potrebbe dare una mano. Da gennaio infatti parte il nuovo assegno di assistenza 2025.

Invalidità e legge 104, per i pensionati il nuovo assegno di assistenza 2025

Non potranno più dire che la pensione di un anziano invalido, è troppo bassa per poter assumere a regola d’arte una badante. In effetti per invalidi con legge 104, pensionati titolari di assegno di accompagnamento parte il nuovo assegno di assistenza 2025.
La misura prevede un beneficio in più oltre alle prestazioni già percepite naturalmente, che sarà da 850 euro al mese. Naturalmente solo per alcuni pensionati e invalidi. Perché la misura è destinata a chi gode già dell’indennità di accompagnamento ma solo se oltre ad essere invalidi al 100%, ha anche una età pari ad almeno 80 anni.

Nuovo assegno di assistenza 2025, come funziona il voucher

Chi si trova per età e disabilità nelle condizioni prima citate potrà da gennaio richiedere ed ottenere questo nuovo assegno di assistenza 2025. L’assegno viene erogato come un voucher, perché si tratta di una erogazione che riguarda esclusivamente i servizi di assistenza domiciliare da parte di imprese addette a questo genere di lavoro o da parte di una vera e propria badante.

Unico veicolo per spendere il Bonus, il pagamento della badante

A differenza delle pensioni o dell’accompagnamento quindi, questi 850 euro saranno sotto forma di buoni utili a pagare la badante. E sono soldi che vanno spesi tutti mensilmente perché non si accumulano e chi non li spende li perde. Una cosa va chiarita meglio però. Perché fermo restando i requisiti prima esposti, cioè almeno 80 anni di età, invalidità al 100% e godimento dell’indennità di accompagnamento, serve rispettare un limite ISEE. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente di un nucleo familiare infatti è fondamentale per poter godere di questo nuovo assegno di assistenza 2025. Come per qualsiasi altra misura di carattere assistenziale il nuovo assegno di assistenza 2025 prevede un limite ISEE da non superare che è pari a 6.000 euro.

Attenti all’ISEE per il nuovo assegno di assistenza 2025

Attenti quindi all’ISEE 2025 perché rispetto al 2024 fa riferimento a redditi e patrimoni del 2023 e non del 2022. Chi a gennaio presenta domanda di nuovo assegno di assistenza 2025 ma non ha un ISEE in corso di validità, rischia di ricevere la reiezione della domanda. L’ISEE riguarda redditi e patrimoni dell’intero nucleo familiare. E pertanto occorre vedere la situazione globale del nucleo familiare visto che parliamo di una soglia ISEE piuttosto bassa. Il nuovo assegno di assistenza 2025 da molti è chiamato Bonus Anziani perché è stato introdotto dall’articolo numero 34 del Decreto Legislativo numero 29 del 15 marzo 2024, noto proprio come Decreto Anziani. Un atto del governo che prevede come, dopo la domanda di Bonus sarà una commissione INPS a stabilire se l’interessato, che rispetta tutte le condizioni prima esposte, rientra in quel livello di bisogno assistenziale gravissimo che dovrebbe essere alla base dell’erogazione del nuovo assegno di assistenza 2025.

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