CATANIA – La privatizzazione del porticciolo di Ognina in capo alla società La Tortuga srl continua a far “schierare” favorevoli e contrari.
Non tutti sono d’accordo con il progetto autorizzato dalla Regione Siciliana lo scorso 17 ottobre sullo specchio d’acqua catanese gettonatissimo e amatissimo dai cittadini, soprattutto d’estate.
La manifestazione di oggi
Questa l’aria che si respira oggi sul posto, dove si sta svolgendo una manifestazione di protesta, organizzata da numerose associazioni e movimenti politici. Lo scopo è tutelare il borgo marinaro oggetto da decenni di tentativi di privatizzazioni.
In verità, i proprietari de La Tortuga srl – intervenuti in esclusiva ai nostri microfoni – hanno spiegato che il loro obiettivo è quello di rendere il porticciolo maggiormente fruibile, ampliandolo con servizi igienici e ripulendolo da tutto ciò che, negli anni, lo ha deturpato.
Si mostrano aperti a eventuali soluzioni, proposte e migliorie da parte di chiunque voglia condividere con loro sensazioni, dubbi o altro.
Le associazioni in prima linea
Aderiscono alla manifestazione: Antimafia e legalità, Arci, Argo, Associazione comunista Olga Benario, Borgo marinaro di Ognina, Europa verde, Free Green Sicilia, I Siciliani giovani, Legambiente, Lipu, M5s, Oulp, Pd, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Sunia, Volere la luna, WWF Sicilia nord orientale, Asia-Usb Catania, Cisal Catania.
Le parole di Giuseppe Guglielmino
Giuseppe Guglielmino (ASIA-USB Catania) ha dichiarato: “Si susseguono in città i progetti che mirano alla privatizzazione del mare catanese, come dimostra anche quello che si prospetta, fra conferme, smentite e spettacolari passi indietro, per il porticciolo di Ognina“.
“Diciamo basta con l’attacco ai beni comuni! E diciamo, con altrettanta decisione, che nulla dev’essere deciso e imposto contro i voleri della cittadinanza, partendo dai singoli quartieri“, sottolinea.
Le dichiarazioni di Giovanni Lo Schiavo
In prima linea anche la Cisal Catania, che partecipa attivamente alla manifestazione di oggi.
Sulla questione, infatti, è intervenuto anche il Responsabile Unione Provinciale della Cisal Catania, Giovanni Lo Schiavo, spiegando che “l’ulteriore ampliamento del porticciolo di Ognina, che prevederebbe anche il taglio del molo per collegare l’area oggetto della richiesta con quella attualmente gestita dalla società La Tortuga srl, desta profondo sgomento in Cisal Catania“.
“La Confederazione si unisce alla protesta di pescatori, residenti del luogo e comitati spontanei, che da tempo seguono con attenzione questa lunga e controversa vicenda. Pur non volendo entrare nel merito delle complesse vicende giudiziarie o delle concessioni rilasciate, che hanno visto il confronto tra interessi più o meno legittimi, Cisal Catania ritiene fondamentale garantire la libera fruizione del Molo di Ponente e dell’intero specchio d’acqua“, continua.
“È essenziale preservare il vincolo paesaggistico di uno dei più antichi borghi marinari di Catania, un luogo ricco di cultura, natura e straordinaria bellezza, che merita di essere tutelato per le generazioni presenti e future“, conclude.
Adorno (M5S): “I catanesi pagheranno un pasticcio istituzionale“
“La vicenda del porticciolo di Ognina rappresenta un esempio lampante di cattiva gestione e mancato coordinamento tra Regione Siciliana e Comune di Catania, che ha lasciato i cittadini in balia di decisioni poco trasparenti e mal gestite“. Così si è espressa la parlamentare regionale del Movimento Cinque Stelle, Lidia Adorno, intervenendo questa mattina ad Ognina durante una manifestazione contro la privatizzazione del porticciolo.
“È inconcepibile che il Comune di Catania non abbia preso parte alla conferenza dei servizi, consentendo così il proseguimento del procedimento senza opporsi o esprimere un diniego. Ora, quando ormai tutto è stato formalizzato, il Comune si sveglia per prendere una posizione contro una concessione già approvata.
La Regione, dal canto suo, si è affrettata a sottolineare di non aver ricevuto alcuna comunicazione dal Comune. Ma cosa succederà adesso? Con l’opposizione tardiva dell’amministrazione Trantino, l’azienda aggiudicataria, che ha già avviato i lavori, potrebbe chiedere un risarcimento. Questo caos amministrativo non fa altro che generare ulteriori problemi legali e costi a carico della collettività” ha affermato Adorno, rivolgendosi ai cittadini e alle associazioni presenti.
“Chi tutela davvero il porticciolo di Ognina e i cittadini catanesi? Questa vicenda dimostra quanto siano dannosi la superficialità e la mancanza di visione politica del centrodestra, caratteristiche purtroppo ricorrenti a tutti i livelli amministrativi. È necessario un cambio di passo immediato per garantire trasparenza e proteggere i nostri beni comuni da gestioni incoerenti e inadeguate“, ha concluso la deputata catanese del Movimento Cinque Stelle.
La polizia in campo
Sul posto anche la polizia a controllare che la situazione non degeneri e che gli animi non si scaldino più del previsto. Nonostante iniziali disordini, però, tutto sembra procedere nel migliore dei modi e ci auguriamo che prosegua così fino alla fine dell’evento.
Sono forti le posizioni di coloro che aderiscono al progetto e quelli che, invece, lo contrastano ma tutto deve rientrare nei contorni del lecito e senza travalicare i confini.
La posizione del sindaco, dell’assessorato e de La Tortuga srl
Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, in una lettera ha preso posizione schierandosi in senso contrario. L’assessorato, poi, si è mostrato disponibile a revocare la concessione, qualora vi siano i presupposti.
La Tortuga srl, invece, ha diffuso una nota stampa per chiarire l’intento della concessione, lungi da voler rendere inaccessibile lo specchio d’acqua catanese.
Noi di NewSicilia stiamo seguendo la manifestazione da vicino. Di seguito le foto della situazione attuale e le video interviste esclusive delle parti scese in campo.
Le foto
Le video interviste esclusive
In esclusiva per NewSicilia, le seguenti video interviste:
- Fabio Micalizzi, presidente dell’Associazione dei consumatori d’Italia Consitalia e Federazione Armatori Siciliani;
- Maurizio Caserta, capogruppo del Pd al Consiglio Comunale di Catania;
- Graziano Bonaccorsi, Consigliere del Movimento 5 Stelle;
- Biagio Testa, uno dei titolari de La Tortuga srl;
- Carmelo Testa, padre dei titolari de La Tortuga srl e pescatore doc.
Intervista a Fabio Micalizzi
Parola a Fabio Micalizzi, presidente dell’Associazione dei consumatori d’Italia Consitalia e Federazione Armatori Siciliani, che si schiera in posizione assolutamente contraria alla privatizzazione:
“In questa battaglia siamo scesi in prima linea per difendere e tutelare gli interessi dei cittadini liberi. Il borgo marinaro ha antiche tradizioni e non può essere privatizzato“, afferma.
Poi si focalizza sul “bene naturale“, quale lo specchio d’acqua di Ognina, e quelli che definisce gli “interessi di pochi“. Chiede, per ultimo, l’intervento della magistratura e del Comune di Catania.
Qui di seguito la video intervista completa.
Intervista a Maurizio Caserta
Ai nostri microfoni Maurizio Caserta, capogruppo del Pd al Consiglio Comunale di Catania. Focus su responsabilità e azioni concrete per il bene di tutti.
“Finalmente siamo qui a discutere dell’uso del territorio, della costa. L’amministrazione Comunale tardivamente salta sul carro, chiedendo una sospensione della procedura. Avrebbe potuto pensarci prima. Siamo qui a valutare gli interessi in gioco, privati e pubblici“, dichiara.
Adesso, a detta sua, è responsabilità dei gruppi e associazioni proporre una soluzione, diversa da quella che fino a questo momento attuata.
Qui di seguito la video intervista completa.
Intervista a Graziano Bonaccorsi
Graziano Bonaccorsi, Consigliere del Movimento 5 Stelle, spiega il suo punto di vista, auspicando che l’annosa questione venga risolta in tempi brevi, anzi brevissimi.
“Privati del mare? Spero di no. Mi auguro che l’amministrazione comunale dia seguito alle dichiarazioni che ha rilasciato a mezzo stampa il sindaco per cercare di rendere nuovamente fruibile questo spazio che, storicamente, è dei catanesi e di chi è cresciuto e ha vissuto questo borgo marinaro“, sostiene.
“È un peccato dover lottare per ciò che, in teoria, è dei cittadini“, prosegue. Inoltre, spera nella risoluzione definitiva del problema, con il supporto del Comune.
Qui di seguito la video intervista completa.
Intervista a Biagio Testa
Le parole di Biagio Testa, uno dei titolari de La Tortuga srl, per chiarire – da vicino – la situazione e i loro intenti, per evitare di travisare quella che è la volontà della società.
Il concetto chiave è che il mare è di tutti e che la privatizzazione consente solo di migliorare il porticciolo e l’accessibilità, nulla più.
“Siamo a Ognina e vediamo la manifestazione legittima di chi cerca delle ragioni per la riqualificazione o contro. Vorrei chiarire, in quanto titolare della società che è stata assegnataria della regolare concessione demaniale, che noi non stiamo privatizzando il mare, perché è sempre di tutti. Stiamo riqualificando la piazza, anzi stiamo cercando di ridare dignità a un posto abbandonato per anni”, evidenzia.
“L’amministrazione ha pensato bene di mettere a reddito le banchine, dandole a un privato, il quale ne risponderà per la pulizia e per tutto quello che serve per mantenere un porto decoroso e dignitoso. Non è una preclusione al mare, ma un servizio al mare“, aggiunge.
Poi continua dicendo che la protesta è legittima ma diventa assolutamente superflua se si continua a sostenere ciò che non è veritiero.
Qui di seguito la video intervista completa.
Intervista a Carmelo Testa
Carmelo Testa, padre dei titolari de La Tortuga srl, è uno dei pionieri dei pescatori doc di Ognina e anche lui titolare della società.
Testimone del passato, della tradizione del porticciolo, spiega che l’intento è quello di privatizzarlo non per propri interessi ma per riqualificare il mare per tutti.
“Sono uno dei più vecchi pescatori di Ognina. Cinquant’anni fa era un porto bellissimo, appena costruito, ed era abitato da pescatori, che vivevano dai proventi del mare. Oggi una buona parte della città di Catania viene qui a usufruire del mare e non lo tiene più come era in passato, ma è abbandonato. Per questo anche le autorità stanno cercando di abbellirlo, dandolo in concessione a chi possa prendersene cura“, sottolinea.
Qui di seguito la video intervista completa.
Video interviste e foto di Modestina Sapia
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