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Jesi / Maestri orafi “Tesorj di Jesi” fra tradizione e innovazione


Jesi – Una tradizione millenaria quella dell’oreficeria jesina, che comincia con la Roma antica, attraversa tutte le epoche e arriva fino ai nostri giorni, facendo di quest’arte un vero e proprio «simbolo della città, riconosciuto a livello regionale», come l’ha definita l’assessora Emanuela Marguccio.

Con la sua seconda edizione torna, dal 25 novembre, “Tesorj di Jesi, alla riscoperta dell’arte orafa jesina”, l’evento patrocinato dal Comune nell’intento di far conoscere e valorizzare un pezzo di storia della nostra città che oggi rischia di essere dimenticato.

Fil rouge del ricco programma di eventi, in agenda fino al primo dicembre – giorno della ricorrenza del patrono degli orafi Sant’Eligio – sarà la figura intramontabile di un’altra icona jesina, quella di Federico II. Proprio al grande Svevo, infatti, si sono ispirati gli artisti: Cristiana Ippoliti, Maurizio Catani, Gianfranco Catalani, Laura Bianchelli, Massimo Vecci, Anna Forte e Luca Zamponi per la realizzazione di una collezione unica di gioielli, in esposizione a Palazzo Bisaccioni nell’ambito della mostra “Gli Orj di Federico II”, aperta da lunedì 25, alle ore 18, fino primo dicembre.

Curata da Cna e ospitata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, saranno dunque visibili al piano terra: “Segno”, il segnalibro in argento ispirato al falco pellegrino – chi legge ha sguardo di falco“Peregrine Falco Ramengo”, la spilla ispirata al “De Arte venandi” e, ancora, i gioielli ispirati alla pianta di Castel del Monte, l’anello ottopetalo e lo “Stupor Mundi”, il ciondolo in oro e perla barocca che commemora la nascita dell’Imperatore.

«Se il valore dell’artigianato è il focus Cna, l’arte orafa ne è la sua massima espressione, di bellezza e di serenità», ha sottolineato in conferenza stampa il Presidente di Cna Jesi Francesco Barchiesi.

«Ma c’è di più: a distanza di 30 anni tornerà in città, a partire da febbraio 2025, un corso di formazione professionalizzante per il settore dell’arte orafa».

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Grazie alla vincita del bando, il progetto Ifts (Percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore), avrà a disposizione risorse regionali per 128mila euro e punterà a formare la figura di “Tecnico superiore per la realizzazione artigianale di prodotti del Made in Italy-Design del Gioiello”, con la collaborazione della capofila Form.Arte, dell’Università di Camerino, del Liceo Artistico Mannucci di Jesi, di Sida Group srl e Cna Ancona.

«Jesi – ha spiegato il responsabile sindacale Marco Silvi – è una capitale dell’arte orafa che deve ovviare al drammatico problema del ricambio generazionale. A breve la costituzione dell’Ati e selezione dei partecipanti».

A fare da sfondo agli Orj di Federico II, «un programma denso di attività rivolto a diversi target, che coinvolge vari luoghi della città, dalle istituzioni museali alla biblioteca dei ragazzi», ha sottolineato Simona Cardinali dei Musei Civici.

Sempre lunedì 25, alle 17, presso Palazzo Bisaccioni, si terrà un incontro rivolto a famiglie e bambini per le Preziose letture a tema arte orafa e merenda finale, a cura della Biblioteca Ragazzi.

Venerdì 29 novembre, invece, l’appuntamento è alle 17.30 a Palazzo Bisaccioni, per il convegno “L’arte orafa jesina”, a cura di Italia Nostra, Quaderni Storici Esini e Connessioni Culturali Creative con la presentazione dell’ultima pubblicazione dei Quaderni da parte della storica Maria Cristina Zanotti.

Sabato 30 novembre, fa sapere la direttrice Lucia Basili, in programma al Museo Federico II, alle ore 17.30, le letture per bambini e famiglie a cura della Biblioteca Ragazzi.

Si chiude il primo dicembre con la visita guidata a tema in città, alle ore 16, e alle 17, a Palazzo Pianetti con la tavola rotonda Orafi per Federico a cura della Fondazione Federico II Hohenstaufen, «giornata di confronto – spiega Franca Tacconi, direttrice centro studi e vice presidente – tra le città federiciane di Monselice, Altamura e Palermo per la progettazione condivisa sul tema dell’arte orafa legata a Federico II».

«L’obiettivo è costruire un puzzle il cui esito finale sia la veicolazione del comparto produttivo oltre confine. Ci piacerebbe anche coinvolgere la Germania, fondamentale non essere competitor ma partner».

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Nel corso di venerdì 29 e sabato 30 novembre, gli appuntamenti saranno accompagnati dall’evento: Jesi food fusion, una kermesse di aperitivi a tema con piatti innovativi proposti da 12 locali del centro storico.

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