Continuerà da martedì 26 novembre il dibattito in Consiglio regionale sul disegno di legge sulle aree idonee per la costruzione di impianti di energia rinnovabile. Il testo presentato dalla Giunta regionale guidata dalla presidente Alessandra Todde ha intrattenuto consiglieri e consigliere per tutta la durata dell’ultima settimana. Sul testo sono ancora ampie le distanze, ma maggioranza e opposizione potrebbero trovare nel futuro prossimo un punto d’incontro su un tema divenuto sempre più importante per i sardi come quello della transizione energetica.
Punto di vista
“Secondo noi è necessario che si trovi una maggiore condivisione – spiega Roberto Deriu, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale ai microfoni di Radio Kalaritana – perché è una legge molto vissuta da tutti i sardi. Tutti quanti noi abbiamo a cuore da un lato il rispetto del nostro ambiente, dall’altro la necessità molto impellente e assoluta di riuscire a produrre l’energia di cui abbiamo bisogno in modo più pulito possibile e a costi più bassi possibili. Questo è un tema cruciale per il futuro dell’economia della Sardegna. Tutti quanti – continua Deriu – ci sentiamo impegnati a cercare la soluzione migliore possibile e col maggior consenso possibile”. ù
“Siamo in una fase di stallo ma anche di trattativa – afferma dall’altra parte il capogruppo dei Riformatori Umberto Ticca su Radio Kalaritana – Qualche apertura c’è stata, noi continuiamo a dire quello che dicevamo dall’inizio: riteniamo questo disegno di legge inefficace da un punto di vista giuridico, perché basato su fonti normative difformi gli obiettivi che persegue il disegno di legge e con un coinvolgimento popolare insufficiente. Noi crediamo che lo Statuto – afferma Ticca – essendo una norma di rango costituzionale, sia l’unica possibilità per provare a opporci alla speculazione. Per questo chiediamo delle modifiche, ma anche per lo meno discutere l’iniziativa di legge popolare”.
Incontro
La legge di iniziativa popolare ormai nota come Pratobello24 e la sottoscrizione di diverse migliaia di cittadini della norma restano al centro del dibattito della politica isolana. Prima dei lavori del Consiglio, nella giornata di giovedì 21 novembre, i capigruppo di tutto il Consiglio regionale hanno incontrato i rappresentanti dei comitati promotori. “Come detto – afferma Deriu – abbiamo bisogno davvero di un grande consenso. Ho partecipato e ascoltato durante l’audizione. Questo è un momento di concretezza, un frangente in cui dobbiamo stabilire una regola che ci deve guidare nel prossimo futuro. Per questo è indispensabile che scendano in campo le persone con un atteggiamento più concreto e più positivo”. Una responsabilità in più per la politica isolana, chiamata alla ricerca di un equilibrio tra il rilievo istituzionale della rappresentanza in Consiglio e le proposte dirette dei cittadini: “Un equilibrio si crea rispettando gli uni i ruoli degli altri – puntualizza Ticca – Il legislatore resta il Consiglio regionale che è democraticamente eletto e il potere, come ci dice la Costituzione, appartiene al popolo che lo esercita nelle forme e nei limiti previsti. E le possono essere le elezioni, ma sono anche le proposte di legge d’iniziativa popolare. Per questo motivo, accantonare la proposta arrivata è stato un messaggio sbagliato”.
Tempi
Un dialogo ancora in parte da costruire potrebbe richiedere diverso tempo per approvare la norma che dovrebbe delineare le regole sulla costruzione di impianti di produzione di energia rinnovabile in Sardegna. La maggioranza di centrosinistra punta comunque a chiudere in breve tempo la discussione, anche per via dell’avvicinarsi della chiusura dell’anno che fa rima con legge di bilancio. “C’è bisogno di tutto il lavoro possibile in Consiglio regionale nei prossimi mesi per diversi temi importanti come la finanziaria, come i provvedimenti sulla sanità – conclude Deriu – Per questo stiamo chiedendo anche all’opposizione di razionalizzare il dibattito per renderlo efficace e celere. Il dl sulle aree idonee è comunque una norma complicata anche da votare da un punto di vista tecnico. Serve tempo, noi speriamo di renderlo il più breve possibile nelle prossime settimane”.
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