In vetrina al Biolife di Bolzano, luogo d’eccellenza per l’agricoltura biologica, i prodotti locali di un angolo del Molise ancora intatto, per promuovere un’agricoltura di qualità che fa bene alla salute umana. In questa fiera importante per tutto ciò che serve ad uno stile di vita sostenibile, i prodotti bio di Colletorto, noto centro molisano per l’olio buono, si fanno strada.
A Bolzano pertanto tanta attenzione verso il Molise. E, in questo caso, per gli operatori agricoli di nuova generazione che lo rappresentano. Impegnati, tra non poche difficoltà e sacrifici, nella pratica di un’agricoltura di qualità. Volta a tutelare la vita di un paesaggio che in questi luoghi è ancora genuino e, per molti versi, rimasto intatto. Perché è riuscito a tenere lontano interventi aggressivi di vario tipo. Che tra l’altro sono sempre in agguato. L’armonia tra natura e uomo garantisce senz’altro un migliore futuro all’essere umano. L’agricoltura biologica poi è un bel segnale per valorizzare questo equilibrio. Anzi fa di più. Ne esalta i valori. Nel rispetto dei cicli naturali e di uno stile di vita, sostenibile e consapevole, che fa bene al cuore.
Si spiega così l’attenzione ricevuta al Biolife di Bolzano da due piccole aziende colletortesi che, tra non pochi sacrifici, hanno investito molto sui propri prodotti di nicchia per regalare al consumatore prodotti di alta qualità. All’interno del padiglione fieristico riscontro positivo dunque per i prodotti che hanno a cuore il cibo sano, l’autenticità e il territorio nelle sue risorse ambientali. Come si vede dalle immagini Loretta Fratino, titolare di un’azienda bio in un bell’angolo naturale dell’agro colletortese che meraviglia tra storia, buone pratiche antiche e paesaggio mediterraneo, con orgoglio presenta i suoi prodotti bio. In particolare l’olio extravergine di oliva proveniente dall’Oliva Nera di Colletorto trova ampio spazio. Da circa vent’anni ha la certificazione biologica dei suoi prodotti rivolti a persone interessate ad un cibo genuino. Tanta la sua passione per la realtà di appartenenza, per la sua storia e il suo territorio. La sua logica di produzione s’ispira a valori solidali. Da tre generazioni la sua famiglia coltiva L’Oliva Nera di Colletorto. Una cultivar autoctona del posto che puntualmente regala particolari sensazioni. L’olio di questa cultivar piuttosto rara ha sentori di erba fresca e di carciofo.
Loretta nella sua azienda produce pure farro, legumi, passata di pomodoro e confetture di frutta. Nel suo “Olivi Cultivar Parcum”, uno spazio didattico naturale, è possibile abbracciare il sapere del paese, le risorse dell’ambiente e conoscere la realtà degli ulivi colletortesi. Interessanti nel corso degli incontri al Biolife le proposte dell’altra azienda colletortese “Gemme del Molise”, che produce mandorle bio, riscoprendo così una coltura antica. I giovani mandorli crescono in una vecchia contrada rurale. A pochi passi da Selvapiano. A metà strada tra la Valle del Fortore e l’abitato. I mandorleti ripopolano una terra di antica memoria. Incastonati sull’andamento ondulato di un versante collinare, tra macchie di querce e ritagli di terra olivetata. Nell’occasione Teresa fa sentire la sua voce piena di passione. Racconta il valore di questa iniziativa particolare. Senza dubbio innovativa. Frutto di una idea interessante. Nata dall’amore per la propria terra e il proprio paese. La mandorla è portatrice a vele spiegate di gusto e di felicità. La bellezza del mandorlo ingentilisce con i suoi candidi fiocchi. Colora brillantemente il territorio. Stende sul terreno un velo di petali delicati e morbidi. Rilascia tracce di benessere in un’atmosfera di verde di cui ha bisogno il nostro ambiente. Il mandorlo è simbolo di serenità. I suoi frutti la esaltano. Si tratta senz’altro di una bella riscoperta sui passi di ieri. Tra innovazione e tradizione.
Al Biolife Romina Mucciaccio ne illustra caratteristiche e qualità. Sottolineando gli aspetti nutrizionali della mandorla. “Gemme del Colle” mandorle del Molise, viene proposto così ai curiosi. E’ un brand che racconta la storia del territorio. Un’idea pertanto ricca di spunti e di opportunità che esalta la qualità. A prima battuta il logo incuriosisce. Nelle sue forme essenziali, stilizzate, s’impone la Torre di Giovanna I d’Angiò tra elementi vegetali. Una bell’idea che ama la propria terra e racconta in sintesi la storia del territorio, ricco di arte e bellezze naturali. In definitiva un invito anche a chi si trova molto lontano. Per conoscere il Basso Molise e il territorio di appartenenza. Per conoscere le bontà delle mandorle. Per conoscere la realtà dei piccoli borghi. Come quella colletortese, ricca di varie risorse, ma poco conosciute. Tra storia, cultura, stili di vita e memorie antiche, si può dire che il Biolife di Bolzano è anche questo. Un richiamo forte alla vita e alla sapienza di ieri.
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