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ASSERGI – Il concorso per la selezione dei migliori mieli dei Parchi dell’Appennino, frutto della collaborazione tra i Parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga, della Maiella e d’Abruzzo, Lazio e Molise dei Monti Sibillini, delle Foreste Casentinesi e dell’Appennino Tosco Emiliano oltre al Parco Regionale Sirente Velino, è giunto alla terza edizione e si inserisce nell’ambito delle iniziative finanziate dal Ministero della Transizione Ecologica in tema di tutela della biodiversità ed in particolare degli insetti impollinatori.

Nell’ambito di questo, sono stati selezionati i mieli raccolti all’interno delle aree protette dell’appenino centrale e i premi consegnati nell’ambito della manifestazione “Mielinfesta” tra oltre 60 mieli di varie tipologie presentati da 33 apicoltori.

“Il miele e soprattutto la straordinaria capacità sottesa alla sua produzione” dichiara il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Avv. Tommaso Navarra “rappresenta il migliore ambasciatore del nostro territorio comunicando la positiva simbiosi tra il dato di naturalità proprio degli impollinatori e la operosa presenza antropica di tradizione. Solo in un territorio con le matrici ambientali di qualità si può produrre un ottimo miele, e solo un uomo rispettoso dei profili naturali esistenti può contribuire all’utilizzo positivo delle risorse naturali senza degradarle ovvero azzerarne la capacità rigenerativa”.

Mielinfesta è divenuta in questi anni una realtà sempre più importante ed una splendida iniziativa che testimonia la volontà dei Parchi dell’Appennino di fare sistema, sia nelle produzioni di qualità che nelle attività di ricerca messe in campo, in questo caso, sugli apodei. Valorizzare le tipologie di miele particolari, incentivare le tecniche di buona pratica apistica e promuovere il consumo di mieli di qualità rappresenta infatti un’ottima vetrina in cui esporre quanto di buono fatto dai Parchi nella promozione e valorizzazione delle produzioni artigianali e sostenibili.

Nel corso di Mielinfesta, che quest’anno è stato ospitato presso la sede del Parco Nazionale della Maiella a Sulmona (AQ), è intervenuto il dott. Marino Quaranta, tra i massimi esperti europei di tassonomia degli insetti apoidei del CREA-A di Bologna con un focus sulla tutela degli insetti impollinatori e, tra questi, anche le api da miele evidenziando l’importanza di questi organismi attraverso la loro diversità ed il loro contributo essenziale alla vita sulla Terra.

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Il quadro informativo su questi importanti insetti ha inoltre evidenziato la particolare ricchezza delle aree protette, anche in termini di presenza di insetti apoidei. Con riferimento all’ape da miele invece gli studi sottolineano come nelle aree protette l’ape mellifera mantiene una buona qualità genetica e risente molto poco dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici rispetto ad altri contesti.

L’intervento della Dott.ssa Giancarla Galli, in rappresentanza della Federazione Apicoltori Abruzzo, ha sottolineato gli straordinari aspetti della pratica apistica anche in virtù della presenza in platea dei giovani studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Serpieri di Pratola Peligna, evidenziando inoltre gli impegni e le nuove incombenze cui gli apicoltori dovranno far fronte a partire dal 2025.

Sono state premiate tutte le categorie in concorso: i mieli millefiori (raccolti fino a 800 m di altitudine), i millefiori di montagna (raccolti oltre gli 800 m di altitudine) e i mieli uniflorali. Da questa edizione sono stati inoltre valutati anche i mieli raccolti da apicoltori hobbisti che hanno quindi potuto vedere i propri campioni valutati alla stregua di quelli che a norma di legge possono essere commercializzati.

“Intorno alla filiera del miele si è ormai sviluppata un’importante presenza produttiva” continua il Presidente Navarra “rappresentata da piccoli e grandi produttori di qualità che esaltano una tradizione di eccellenza della nostra ruralità e della nostra economia agrosilvopastorale. Agli stessi va un sentito ringraziamento per la positiva interazione anche produttiva ed istituzionale sino ad oggi sempre conservata”.

Si sono aggiudicati l’ambito riconoscimento di “Migliori mieli dei Parchi dell’Appennino”, per la categoria Miele millefiori: al primo posto Colle Salera di Cecilia Pace, Pratola P., (AQ) al secondo posto Ernesto Iovenitti di Monticchio (AQ) e terzo posto ad Annamaria Flammini di Pescina (AQ).

All’Istituto Agrario Serpieri con sede a Pratola Peligna (AQ) è andata la menzione speciale per l’apiario didattico gestito dagli studenti.

Per la categoria Mieli Millefiori di Montagna, al primo posto si è classificato l’apicoltore Mario Petrella di Avezzano, al secondo posto Carlo Alberto Pietrangeli di Campotosto (AQ) e terzo classificato L’oro degli Eremiti di Sergio Corridoni di Montefortino(FM).

Il premio speciale è andato invece all’apicoltore hobbista Domenico De Matteis di Ortona dei Marsi (AQ).

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Per la categoria “Mieli uniflorali dell’Appennino” i vincitori sono stati: primo classificato Cecilia Pace di Pratola Peligna con il miele di Girasole, secondo posto sempre Cecilia Pace con il miele di Coriandolo e terzo classificato Ernesto Iovenitti di Barisciano (AQ) con il miele di Acacia.

Il concorso è ufficialmente riconosciuto dall’ Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del miele regolato dal D.M. n. 0523293 del 14 ottobre 2022 e, nella giuria dello stesso, vengono chiamati a partecipare gli esperti regolarmente iscritti della Regione Abruzzo, Marche, Lazio, Molise e Umbria.



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